(Il capitano Harrison)

Non è facile immaginarlo fuori dalla mitica Enterprise, ma lui, William Alan Shatner, attore canadese classe 1931, in questi ultimi episodi interprete del capitano Harrison, ha fatto molto altro nel corso della sua lunga carriera. Trasferitosi a New York nel 1956 per seguire le sue aspirazioni artistiche, la svolta arriva nel 1966, quando il noto produttore Gene Roddenberry lo sceglie per il fondamentale ruolo del capitano James Tiberius Kirk, in una delle serie più celebrate di tutti i tempi, appunto Star Trek. Un ruolo che gli entrò nella pelle e che ne fece un volto amatissimo seguito da milioni di fan. Il suo legame con la serie si spinse al punto da diventarne regista, in occasione del quinto film della saga, dal titolo Star Trek V:L’ultima frontiera. Interessante poi notare come, capace scrittore di fantascienza qual è sempre stato, Shatner ha finito per scrivere anche alcuni romanzi di buon livello ambientati nell’universo fantastico di Star Trek. Tra i suoi quattro matrimoni, e una vita privata piuttosto movimentata, il nostro ha però, come molti di noi ricordano, trovato anche il tempo di interpretare un altro ruolo di assoluto rilievo, quello del sergente T.J. Hooker nell’omonimo telefilm poliziesco di successo andato in onda dal 1982 al 1986. La sua lunghissima serie di partecipazioni in serie televisive ha trovato, però, una vera consacrazione soltanto nel 2005, odiando Shatner ha conquistato il suo primo Golden Globe, premio tributatogli come miglior attore non protagonista nella serie TV Boston Legai, in cui è l ‘intrigante avvocato Denny Grane. Anche il cinema gli deve molto, specie per esilaranti commedie a cavallo tra gli anni ’90 e 2000. Titoli disimpegnati come Palle in canna di Gene Quintane, o Ciak si uccide e Edizione straordinaria per un delitto appartenenti entrambi alla serie Colombo che ne hanno fatto un Kirk piuttosto mattacchione, ma sempre bravissimo.